Manuale di lingua e mitologia urbana

Dark

di Davide da Italia
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il dark ha un'espressione triste, è nostalgico, assomiglia alla notte, per questo veste nero, è edonista, estata, non appartiene a questa terra, per questo la sua carnaggione è pallida, non si adatta hai banali divertimenti degli umani, non si adegua all'assurda soceta' da qui la sua tristezza, trova consolazione in quei suoni tipici degli anni 80 ma non solo che con l'aiuto di ottime miscele alcoliche lo portano verso mondi astratti ed immaginari lontani dalla squallida realtà
| Voti: 10
di Rando da Torino
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Il dark è che ha ceduto al Lato Oscuro della Forza. E ascolta musica anni'80
| Voti: 5
di ALONEINKYOTO da Verona
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Qualche anno fa andai con l'allora moroso in vacanza a Roma. Eravamo entrambi sul genere "ma-io-non-sono-dark", ma pascolavamo nell'ambiente e conoscevamo diversa gente del giro per via internettara anche se la vita sociale tipicamente darkesca ci era del tutto ignota. Decidemmo così, in una torrida serata di agosto, di fare un giretto nel locale che faceva le serate allora più note per dare un'occhiata. Doccia, maglietta nera, pantaloni neri, sandali neri, trucco (madai?) nero, pronti, si esce. Arriviamo al locale. Salutiamo un paio di persone. Ne vediamo una terza, ci viene incontro e? "Aaaaaahhh!!! Sandali!!!!". Perplessi lo guardiamo. "Sì, sono sandali!", ripete convinto. "Eh ma ci saranno 34 gradi, cosa dovremmo portare?". Mentre lo dico mi guardo attorno. Hanno tutti, dico, tutti gli anfibi. Nel frattempo si sparge la voce, due pazzi sono venuti alla serata in sandali! A quanto pare abbiamo fatto la gaffe del secolo, ma non riesco a capacitarmi. Faccio spallucce e amen. Da quel momento diventammo noti nell'ambiente col nome di Sandali. Fantasia portami via. Morale della favola: il dark soffre immensamente nel suo animo. Ma se soffre anche nel corpo, tanto di guadagnato.
| Voti: 5
di CALAMARO ‘82
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Son stato una volta con degli amici ad una festa dark. Quando vai ad una festa, arrivi col mood della festa, hai voglia di berti mille birre, di di divertirti, hai voglia di provarci con tutte. Io avevo persino voglia di ballare. E insomma arriviamo in ‘sto posto, musica bassissima, e dici non è neanche male, se è buona musica ti fermi ad ascoltarla se non ti piace ce l’hai di sotto fondo ma puoi farti due chiacchiere con i festaioli. Il brutto era che erano tutti lì parlavano sottovoce. Il darkettone, infatti, non può divertirsi, altrimenti non è più dark ed erano lì che si contrivano tutti assieme nel loro dolore. A noi ci sembrava di rovinare la loro festa facendo casino. Ragazzi, mi sa che abbiam fatto un errore, abbiamo detto, ci siamo girati e siamo usciti.
| Voti: 1
di Redazione Bruttastoria da Verona
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Il dark difficilmente ammetterà di essere tale, ma tutto sommato non è poi difficile da scovare; anfibio d'ordinanza a luglio come a dicembre, capello tendenzialmente nero così come nero è tutto ciò che indossa, fatta eccezione per tocchi di colore solo ed esclusivamente citazionisti: il rosso si può perchè fa molto Dracula, passi per il viola (fa molto interno bara), e talvolta addirittura si concede del bianco perchè fa molto anni Venti, rischiando la reputazione. Il dark d'estate non prende il sole, e se lo fa si cosparge di crema a protezione totale, provvedendo a nascondere i pochi toni di abbronzatura con adeguato cerone bianco, o un fondotinta porcellana, per i più sobri. Il dark gira per la città con espressione incazzata o affranta, nel desiderio che qualcuno noti il modo strambo in cui è vestito per incazzarsi o intristirsi ancora di più, aumentando il suo senso di superiorità nei confronti di questo mondo crudele.

| Voti: -14

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