Manuale di lingua e mitologia urbana

Tettona

di titti da zizzazzolo
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In difesa delle tettone
Purtroppo la fase della decadenza avviene anche per le albicocche, dunque meglio ritrovarsi due meloni rilassati ma pieni, piuttosto le due prugne secche svuotate
| Voti: 6
di Maxtrello da Verona
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Si parla di tettona di fronte ad un esemplare femminile dalle abbondanti protuberanze. Spesso, per il genere maschile, questa qualità passa in primo piano rispetto ad altre caratteristiche. Non a caso, spesso si può assistere a discussioni di questo genere: “Beh, di faccia fa cagare” “Vabbè, però guarda che tette” “Quello è vero”.
Entrando più nello specifico, la tettona vive, durante la sua esistenza, tre fasi:
a) Fase dell’inconsapevolezza
b) Fase della consapevolezza
c) Fase della decadenza
Analizziamole quindi nel dettaglio:
a) La vera tettona presenta le sue naturali gibbosità fin dalla più tenera età, nel periodo che potremmo includere tra gli anni delle scuole medie e i primissimi anni dele superiori. E’ per lei, questo, un momento di crisi, in cui ella stessa vede la sua naturale abbondanza –così diversa dai corpi acerbi delle compagne- come qualcosa di negativo, qualcosa di cui vergognarsi, da nascondere il più possibile sotto larghe magliette o capi extra-large. Niente, però, sfugge all’occhio maschile in quella stessa fascia d’età. E’ in questo periodo di massima debolezza che il giovane uomo può permettersi approcci pesantissimi, spesso ingannando la pettoruta con trucchi del calibro del “gioco dell’otto”. Il gioco dell’otto consiste nel presentarsi di fronte alla tettona tenendo nella sinistra un foglio e una penna e quindi proclamare: “Scommetti che ti faccio incazzare solo disegnando un otto?”. Approfittando della curiosità di lei, disegnare con la destra un otto rovesciato (tipo segno di infinito) tra gli abbondanti seni. Alla sua reazione indignata, sfoderare la miglior faccia di bronzo che si possiede e dire: “Scusa, non pensavo che te la prendessi così tanto. Cancello tutto” e dicendo questo passare vigorosamente la destra sull’abbondante petto a mò di cancellino.
b) Con i primi anni delle scuole superiori la tettona si accorge delle sue potenzialità. Ciò che prima veniva nascosto, viene ora ostentato. La tettona scopre che, magicamente, più si presenta con abiti scollati in classe e più il prof di matematica tende a sorvolare sui suoi errori o considera da poco certe imperfezioni che potrebbero farle rischiare l’insufficienza. Trentenni danarosi cominciano a presentarsi all’uscita di scuola per riportarla a casa e la si vede salire in Porche con loro.
Il giovane uomo della stessa età si trova spiazzato di fronte a tanta sicurezza acquistata in così breve tempo. Sente di non avere più il coraggio di utilizzare il gioco dell’otto o altri trucchi simili.
Da questo momento, le strade dei giovani uomini si dividono: alcuni comincieranno ad odiare porche, mercedes e i danarosi in generale e inizieranno a parlare della necessità di una lotta di classe; altri si impegneranno negli anni per diventare a loro volta  trentenni danarosi con facile accesso al mondo delle abbondanti mammelle.
E’ questo, comunque, il momento più fertile per conoscere e frequentare la tettona.
c) La tettona va lasciata al suo destino di decadenza non appena presenti i primi sintomi   della malattia della faraona. La diagnosi di tale malanno è molto semplice: malattia della faraona, tette che arriva fin alla mona. Appena si notano cedimenti strutturali, indi, è opportuno telare a gran velocità, alla ricerca di coppe magari più modeste ma che subiscano in maniera minore l’erosione del tempo.
| Voti: -2
di Sara91 da roma
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personalmente io ho le tette molto grosse. e quando dico grosse, intendo dire enormi. Non mi piacciono per niente, anche perchè qnd corro mi rimbalzano tutte, qnd sto stesa si spargono come gelatina, qnd sto in piedi sembrano due canotti. non posso indossare magliette attillate perchè sarebbero in super evidenza,ma nemmeno troppo larghe xk se no sembro grassa...oddio, che devo fare? e tutti quelli sguardi puntati lì... per fortuna niente gioco dell'8 ancora...
| Voti: -3

Figate collegate