Manuale di lingua e mitologia urbana

Giro di vite

di Loris R. da Verona
Pubblicato il
Espressione di moda nel gergo gionalistico e nel politichese; esprime la metafora secondo cui il problema X è un oggetto con delle viti allentate (io mi immagino una di quelle mensole per libri che compri all’Ikea, da attaccare al muro). Nella realtà dei fatti indica la miope, ottusa, stolida, repressiva azione di governo, sinistrello quanto deddestra,  volta a colpire gli effetti e non la causa di una situazione intricata, misure che non si dimostrano mai efficaci perché alcuni problemi non hanno bisogno di un giro di vite ma di essere affrontati e risolti in modo diverso.

Es.  Giro di vite contro la prostituzione = i cattolici al governo se la prenderanno con chi non ha altro modo che fare sesso se non pagare una donna, e poi andranno a casa, probabilmente a masturbarsi su internet.

Es.2 Giro di vite contro gli ubriachi al volante= Chi fa una cazzata al volante (che è da redarguire con fermezza, ma anche da rieducare, di certo non da demonizzare) viene invece additato come mostro ammazzabambini, peggio ancora se rom, ed esposto al pubblico ludibrio, mentre le case automobilistiche come la FIAT continuano a fare pubblicità associando l’automobile ad uno status di vita vincente, rampante, sessualmente soddisfatta, in grado di rombare sulla STRADA DELLA VITA stile Ferrari in F1, contribuendo anche all’inquinamento da polveri sottili delle città italiane.

Es.3 Giro di vite contro gli ubriachi al volante/bis= Il governo inasprirà le sanzioni contro gli automobilisti ubriachi e nel contempo continuerà a non sviluppare infrastrutture di trasporto alternative al quattro ruote asfaltaceo individuali, ad esempio non costringerà le poche città italiane con metropolitana a farla funzionare anche di notte, specialmente nella triade venerdì-sabato-domenica, permettendo così un sano, ecologico, inoffensivo deflusso notturno dalle discoteche, cosa che invece già avviene a Berlino, Londra o altre metropoli europee. O, in alternativa, non suggerirà mai alle aziende di trasporti di creare linee apposite per l’afflusso e il deflusso dell’onorevole popolo tunzettaro-danzereccio. Invece, il governo si ostinerà a fare dei controlli una tantum, per mezzo della polizia, e l’uno che verrà beccato, come il solito Fantozzi all’italiana, pagherà il prezzo anche per i centomila che hanno preso per il culo la legge, ma sono sfuggiti al controllo delle autorità.
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